La società dei "corti"

Pubblicato il da Marinella

Ci riflettevo qualche giorno fa: siamo la società dei corti.

 

Non amiamo le cose a lungo termine e cresciamo sperando che ci siano sempre nuovi stimoli per noi. Questa inversione di tendenza rispetto a qualche decennio fa si può notare tranquillamente nei più piccoli. I cartoni in tv, negli anni '80, erano ben diversi: diversa la grafica, meno aggressiva e meno esagerata e soprattutto diverso il contenuto.

 

C'era una storia di fondo che, puntata dopo puntata, veniva portata avanti e faceva sì che ogni bimbo potesse aspettare con ansia l'arrivo del nuovo episodio. Oggi sono scomparsi. Non c'è più nulla. Ci sono solo sterili episodi da 20 minuti che iniziano e finiscono a poca distanza. Ma perché? Ci siamo stancati di aspettare? Non ci interessa più il contenuto? 

 

Io credo che sia una specie di idea commerciale perfettamente riuscita. Senza una storia di fondo è più facile attirare spettatori anche non continui, così da poter accrescere il pubblico senza sforzi. Lo stesso dicasi delle serie tv e, paradossalmente, anche nella vita di tutti i giorni. I gruppi di amici si sono allargati così tanto che oggi le storie d'amore e le amicizie sono solo di passaggio.

 

Siamo la società dei corti, siamo un esperimento marketing ben riuscito.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post